Mi piace pensare che ogni stagione abbia un suo collegamento diretto con il nostro cuore. Ci sono esperienze emozionali che dal mio punto di vista si vivono più intensamente in una stagione anzichè in un’altra.
E inizio dalla primavera.
Ve lo ricordate?
La primavera quest’anno si è fatta desiderare . E’ stata ritrosa . E’ tornata indietro verso l’inverno, come in una sorta di ripensamento . Infine è sbocciata incontenibile. Con i suoi profumi . I suoi colori. Le sue gioie.
E noi l’abbiamo accolta in un’attesa al cambiamento.
Faccio un collegamento con un altro tipo di cambiamento presente in Natura.
Per me infatti è simile a quello che accade al bozzolo della farfalla.
Vi è mai capitato di andare in un parco tematico sulle farfalle?
Accompagnando i miei figli da piccoli sono rimasta impressionata dalla quantità di specie che questo insetto fragile, leggero, bellissimo racchiude. Le incredibili quantità di sfumature e colori che declina .
E sono rimasta ancora più colpita dal processo che porta il bruco a diventare farfalla. Una vera magia questa trasformazione.
Chiuso in un’atmosfera protetta il bruco si alimenta , si forma fino al punto in cui interrompe questa sequenza ed è pronto al cambiamento. E’ un processo che richiede alcune settimane al termine del quale uscirà da tutto ciò che fino a quel momento l’ha fatto sentire sicuro e si trasformerà prima in crisalide poi si libererà nell’aria sotto forma di leggerissima farfalla.
E’ un percorso inevitabile quello della Natura in cui il cambiamento è implicito e necessario per dare continuità.
E il cambiamento , come in Natura, avviene anche dentro di noi. In particolare in primavera.
Per lunghi periodi rimaniamo nella nostra zona di comfort , sicuri della quotidianità. Così come il bruco rimane nella sua sicura tana per poter accrescere ed avere le energie necessarie alla trasformazione. Poi, pian piano, iniziamo a sentire qualcosa dentro di noi che si muove. Alcuni bisogni che tenevamo celati , gradualmente cominciano a farsi spazio tra i nostri pensieri.
Li ributtiamo dapprima indietro . Un po’ come ha indietreggiato la primavera tornando verso l’inverno .Non consideriamo questi pensieri degni di nota. Anche perchè spesso accade che non ci sentiamo all’altezza di quei desideri. Quante volte capita di sentir dire “Figurati se riuscirò mai a fare questo” “Altri sanno fare questa cosa molto meglio di me“ .E rimaniamo fermi.
Questi pensieri ci fanno sentire a disagio perchè premono affinchè abbandoniamo le nostre conquistate sicurezze e ci assumiamo dei rischi. Ci spronano ad andare incontro ai nostri limiti e a conoscere le nostre capacità. Ci mettono davanti a delle opportunità, ma ancora non le riconosciamo.
Tuttavia piano piano cominciamo ad ascoltarci. Ad ascoltare i nostri bisogni interni.
E il processo diventa ineluttabile proprio come avviene in Natura.
Cominciamo a pensare a come realizzare questi desideri. A quali nostre risorse possiamo fare appello. A prevedere un piano B se le cose non dovessero andare come ci siamo immaginati.
Il cambiamento smette di avere un’accezione negativa e diventa crescita. Opportunità. E quello che prima ci dava sicurezza ora ci sta stretto. Il vecchio lascia il posto al nuovo. Ci sentiamo più leggeri. Rigenerati
E in un battito d’ali ci troviamo a volare leggeri verso i nostri sogni godendoci quegli attimi di primavera nella nostra vita.
