Mi piace la musica.
Mi piace ascoltarla da sola con le cuffie mentre cammino.
Mi piace ballarla irriverente e ovunque dimenticandomi di tutto ciò che c’è intorno.
Mi piace metterla a tutto volume in auto e cantarla a squarciagola .
La musica mi fa stare bene. Sempre.
Anche quando ci sono giornate tristi come oggi. Perché ci possono essere anche giornate tristi vero?
Giornate nelle quali non è obbligatorio ridere e scherzare. Giornate nelle quali senti persone intorno a te che soffrono e tu, che hai superato la sindrome da onnipotenza da un pezzo, sai che l’unica cosa che puoi fare è tenerle vicino a te nel tuo cuore che, grazie al cielo, è capiente.
Giornate nelle quali esci di casa col broncio e ti rifugi nella musica come in un utero materno che ti accoglie.
Durante queste giornate sei più sensibile alla natura che ti circonda e la colonna sonora che hai dentro di te la celebra.
La scelta casuale oggi dei brani era perfetta. Quasi lisergica.
Dalla malinconia dei Radiohead sono passata alla voce sferzante di Mick Jagger. In un calibrato sali scendi.
Ho sognato insieme a Vasco . Quanto lo amo.
“Cosa non farei
Io non voglio perdere
Non ridere
Cosa non darei
Per vivere una favola”.
E intanto mi rendevo conto che l’acqua è finalmente tornata nei canali della città.
E mentre ero quasi davanti a casa il regalo più grande con Miss Sarajevo, uno dei miei pezzi stra preferiti.
“Here she comes
Beauty plays the clown
Here she comes
Surreal in her crown”
Dove si inserisce con tutta la potenza e struggenza Pavarotti.
“Dici che il fiume
Trova la via al mare
E come il fiume
Giungerai a me
Oltre i confini
E le terre assetate
Dici che come fiume
Come fiume…
L’amore giungerà
L’amore…
E non so più pregare
E nell’amore non so più sperare
E quell’amore non so più aspettare”
Grazie Musica
Senza di te a volte non so come farei per vivere su una nuvola.