Inizio questo mese facendo capriole sul tema dell’amore. Sul nostro desiderio di cambiare gli altri. Sul fatto che scegliamo sempre lo stesso tipo di persone.
Lo ammetto subito. In oltre 30 anni di vita adulta di errori nelle relazioni affettive ne ho commessi. Abbastanza. Come tutti. Né tanti, né pochi. Quel giusto mix per imparare a campare.
Ho sofferto. Ho fatto soffrire. Ho fatto scelte giuste e scelte sbagliate. Poi mi sono rimboccata le maniche. Mi sono messa in discussione e ho lavorato tanto su questo tema. Nel corso degli anni ho trovato un mio equilibrio. Anche se la parola equilibrio in tema di sentimenti non è forse la più appropriata. L’Amore è tale perché ha mille sfumature. Ha alti e bassi. E si sta in piedi in modo sempre precario e a volte scoordinato.
Ma non è questo il tema. Il fatto è che a un certo punto mi sono resa conto che le persone, anche le più improbabili, si rivolgevano a me per indirizzare al meglio la loro vita affettiva.
Mi si è insinuato il dubbio che la saggezza coincidesse con le lune che si sommavano nel mio cielo. In sostanza le persone mi chiedevano consigli perché stavo invecchiando! Ma è un pensiero questo che, cozzando irrimediabilmente con la mia sindrome da eterno Peter Pan, ho fortunatamente allontanato molto in fretta.
Anziché concentrarmi sul mio anno di nascita, ho pensato in maniera più concreta di inserire nei miei progetti una sezione dedicata al love coaching, rendendomi conto che il Cuore e gli affetti sono gli aspetti che le persone vogliono vedere risolti nella loro vita.
E così ho sommato alla mia esperienza, il vissuto di altre persone, concedendomi il lusso di arricchire sempre più la mia linfa e la mia capacità intuitiva.
In questo mio volteggiare tra un cuore e l’altro, mi sono resa conto che alla fine gli errori, se vogliamo chiamarli tali, sono sempre quelli.
Le donne, in particolare, inseguono uomini non disponibili, oppure cercano incessantemente di salvarli dalle loro vite contorte e complicate. Incontrano bellissimi sconosciuti convinte di averli conosciuti in una vita precedente e sognano di trovare in essi la solidità, protezione e stabilità che hanno a lungo sperato.
Spesso, e mi trattengo, dall’aggiungere sempre, sono convinte di avere un potere tale da riuscire a cambiarli.
Ma quando mai. Non riesco a far cambiare idea a mio figlio di 15 anni, che è testardo come un mulo, figuriamoci a un uomo fatto e finito, con la sua storia alle spalle che l’ha reso più duro e disilluso!
Perché è questo quello che accade agli uomini a differenza delle donne. Le donne continuano sempre a sperare. Gli uomini invece si sentono sconfitti dalle battaglie che la vita gli ha proposto. Sono stanchi. Vorrebbero trovare un porto dove attraccare e lasciare andare tutti i loro pensieri. Vorrebbero condividere i risultati del loro lavoro con una persona di valore, che sappia apprezzare quello che hanno costruito, ma credono che questa persona nella realtà non esista. E così si rifugiano in storie in cui non hanno voglia di credere.
Gli uomini hanno paura come noi a ricominciare, ma a differenza nostra non possono dirlo. A volte, o forse spesso, neanche a loro stessi.
Tra le cose che ho imparato sulla mia pelle e annusando quella degli altri è che ci sono alcuni aspetti che si ripetono.
Dicevamo sopra che vorremmo cambiare gli altri, ma non si può. So che razionalmente ne siamo convinti tutti e lo diciamo a gran voce, ma sotto sotto ci proviamo sempre.
Pensare di avere il potere di cambiare una persona è come pensare di avere il controllo di quella persona. E’ giusto? Secondo me questo non ha nulla a che fare con l’Amore.
Per quanto mi riguarda trovo più sano accettare.
Se ci sono cose che non mi stanno bene naturalmente lo dico. Hai voglia se lo dico! Il dialogo è un grandissimo valore. Tuttavia so che non mi posso aspettare nulla da questo. A volte possiamo accettare anche tante cose nell’altro, se nel suo insieme quella persona soddisfa i nostri valori di fondo. A volte purtroppo fatichiamo ad accettare anche solo una cosa, malgrado il resto sia ok, se quella cosa va contro i nostri punti di stabilità.
Diventa allora molto importante sapere bene bene che cosa ha valore per noi e cosa no.
Per accettare ci vuole tempo e pazienza. Dobbiamo avere la possibilità di conoscere a fondo il nostro partner. E’ il motivo per cui diffido dei mordi e fuggi. C’è un tipo simpaticissimo che seguo sui social, che ogni 5 minuti ha la donna nuova della vita e che sposerà a breve. E’ adorabile. L’importante è che le persone che si uniscono a lui in qui fantomatici 5 minuti non si facciano strane idee…
Un’altra cosa che ho imparato è che alla fine ripetiamo sempre gli stessi errori.
La parola errore, non mi fa impazzire, perché porta con sé un’accezione negativa. In realtà mentre sbagliamo la vita ci sta dicendo che abbiamo qualcosa di molto importante da imparare. Quindi l’errore si trasforma in tesoro.
Al di là di come li vogliamo chiamare, ci sono dei comportamenti che ripetiamo e ripetiamo. Se osserviamo bene scegliamo sempre lo stesso tipo di persone. Lo facciamo quando inseguiamo persone non disponibili. Quando scegliamo persone complesse e da salvare. Quando ci rifugiamo tra le braccia di narcisisti privi di empatia. Quando scegliamo qualcuno che non ci offre un porto in cui approdare. Tutte le volte, dopo l’inevitabile ricaduta, ci rialziamo per leccarci le ferite e torniamo al via convinti che questa volta abbiamo incontrato il vero amore. Ma dopo un po’ ci accorgiamo che siamo nuovamente in un cul de sac.
Come venirne a capo? C’è il trucco per spezzare questo circolo vizioso. Si c’è. Il tema è suggestivo e desidero dedicargli un pensiero a parte.
Intanto …buon mese dell’Amore.